Qualche giorno fa, all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, si è svolta la presentazione ufficiale di un nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria, il primo nel Lazio. Questo evento ha raccolto l’attenzione di ministri e studenti e segna un’importante tappa in un percorso accademico e professionale sempre più orientato verso la salute degli animali, delle persone e dell’ambiente. In un contesto dove i legami tra questi elementi sono sempre più riconosciuti, il corso si propone di soddisfare una crescente domanda di professionisti qualificati e di formare esperti capaci di affrontare le sfide del futuro.
La necessità di professionisti nella medicina veterinaria
In Italia, ci sono più di 60 milioni di animali da affezione e una certa percentuale, circa il 10%, vive nel Lazio. Questo dato, senza dubbio, sottolinea l’importanza di avere medici veterinari competenti e ben preparati per garantire il benessere degli animali domestici. Negli ultimi anni, la consapevolezza della popolazione riguardo al rapporto tra uomini e animali è aumentata, creando una crescente richiesta di veterinari. La situazione è ulteriormente evidenziata dalla presenza sul territorio di oltre 40mila allevamenti, il che implica la necessità di professionisti specializzati non solo nella cura degli animali da compagnia, ma anche nella gestione della salute degli animali da reddito. In questo scenario, il Lazio si trova ad affrontare una domanda specifica di medici veterinari qualificati, in grado di operare nell’ambito delle filiere agro-zootecniche, garantendo così la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti provenienti dagli animali.
La formazione diventa dunque essenziale. Il corso di laurea non solo mira a preparare veterinari esperti e aggiornati, ma vuole anche promuovere e sviluppare competenze legate alla salute degli animali, all’ispezione degli alimenti di origine animale e all’applicazione delle normative attuali. Anche la ricerca biomedica e farmaceutica traggono vantaggio da questo nuovo progetto, poiché i medici veterinari svolgono un ruolo chiave anche nella medicina traslazionale e nello sviluppo di nuove terapie, rendendo il corso ancora più attuale e importante. Le attese sono alte e la risposta da parte dell’ateneo è stata chiara e diretta, mirata a coprire una lacuna formativa e professionale presente nel contesto regionale e nazionale.
Un approccio innovativo: il concetto di One Health
Il nuovo corso di laurea si inserisce nel più ampio concetto di One Health, che sottolinea l’interconnessione tra la salute umana, ambientale e animale. Tale approccio è stato recentemente ribadito da organi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha messo in evidenza che molte delle malattie infettive più pericolose per l’uomo provengono dal regno animale. Il corso intende formare figure professionali che possano affrontare in modo sostenibile le problematiche sanitarie emergenti, tenendo presente che il 60% delle malattie infettive conosciute sono zoonosi. Perciò, i neolaureati saranno in grado di operare in modo integrato e multidisciplinare, capendo e gestendo le complesse interrelazioni che esistono tra ecosistemi, umani e animali.
Attraverso tirocini e progetti di ricerca applicata, gli studenti avranno l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro già durante il loro percorso formativo. Le strutture didattiche, come l’Ospedale veterinario Gregorio VII e i centri di eccellenza come Equivet Roma Hospital, promettono un mix di teoria e pratica che porterà i futuri veterinari a sviluppare competenze vitali per la loro carriera. Si tratta quindi non solo di insegnare, ma di accompagnare gli studenti verso un’esperienza professionale completa e arricchente.
Un traguardo per l’università e per la comunità
L’inaugurazione di questo corso rappresenta non solo un traguardo per l’Università di Roma Tor Vergata, ma anche un’importante opportunità per l’intera comunità. Le autorità accademiche sottolineano come questo progetto si basi su un approccio pratico e sostenibile, aprendo la strada a nuove forme di innovazione e ricerca nel settore veterinario. Anche i rappresentanti istituzionali, tra cui il ministro Lollobrigida e il ministro della Salute Schillaci, hanno elogiato l’iniziativa, evidenziando la necessità di formare professionisti capaci di rispondere prontamente alle esigenze del territorio.
Con oltre 35mila veterinari attivi in Italia e un contesto lavorativo in evoluzione, questo corso di laurea si inserisce perfettamente in una visione più ampia di sviluppo e valorizzazione della professione. Non solo si sta dando risposta a richieste specifiche, ma si sta anche creando una rete collaborativa tra formazione e applicazione pratica. Il mondo della medicina veterinaria sta vivendo una fase di grande trasformazione e questo corso rappresenta un segno chiaro di come ci si possa preparare ad affrontare le sfide sanitarie del futuro mantenendo il benessere in primo piano per gli animali e le persone.