Nell’angolo più meridionale d’Italia, si cela una Calabria che pochi conoscono, ma che sprigiona una bellezza autentica e storie affascinanti. Qui, tra mare e montagna, si parla ancora l’antico dialetto grecanico, una lingua che affonda le sue radici nella Magna Grecia. La Bovesia è il cuore pulsante di questa eredità culturale, un luogo dove tradizione e modernità si intrecciano in modo sorprendente.
La Bovesia, con il suo versante Jonico meridionale dell’Aspromonte, custodisce un patrimonio naturale e culturale unico. Questa regione, passata sotto silenzio per troppo tempo, si è ora risvegliata grazie a nuovi collegamenti aerei, che permettono di raggiungere l’aeroporto di Reggio Calabria in modo più semplice e veloce. Non solo i turisti italiani, ma anche quelli europei possono ora esplorare la Calabria grecanica, perfetta per una fuga dal freddo invernale con il sole che splende quasi tutto l’anno.
In particolare, Bova, un incantevole centro riconosciuto tra i borghi più belli d’Italia, è un’ottima base per intraprendere avventure nei dintorni. Qui, i visitatori possono immergersi nella cultura grecanica e apprezzare i luoghi dove storia e natura si congiungono. Le colline si affacciano sul mare, creando un paesaggio da cartolina, in cui svettano le tradizionali architetture e i sapori autentici della cucina locale. La vita nei piccoli borghi è pian piano diventata un richiamo per coloro che cercano esperienze di turismo sostenibile, lontano dai sentieri battuti.
Nel cuore di questa Calabria grecanica, quindici comuni si sono battuti per mantenere viva la loro identità linguistica e culturale. Bagaladi, Bova, Bova Marina, Roccaforte del Greco e tanti altri paesi raccontano una storia di resistenza e di orgoglio, nonostante i secoli di latinizzazione e delle influenze esterne. La minoranza linguistica ellenofona ha trovato un vero e proprio rifugio in questa porzione di terra, dove i contatti con la cultura greca non si sono mai interrotti.
Partire da Bova rappresenta sicuramente una scelta azzeccata per chi desidera esplorare i dintorni. Qui, le fiumare e i sentieri naturalistici offrono occasioni d’oro per praticare trekking, respirando un’aria pulita e rigenerante. Esplorando, si scoprono leggende affascinanti, come quella della regina armena che, secondo narrazioni locali, fondò il paese di Bova. Il toponimo stesso, che evoca la presenza di animali domestici, è un rimando al peculiare legame tra le persone e la natura del posto.
E non è solamente la storia a migliorare l’esperienza di visita. Gli odori del bergamotto, un prezioso “oro verde”, inebriano l’aria solleticando i sensi, mentre i prodotti culinari locali, con il loro sapore ricco e variegato, parlano di tradizioni antiche e di una gastronomia che affonda le radici nella storia.
Un’ulteriore tappa che non può mancare in questo viaggio attraverso la Calabria è il MuSABA, acronimo di parco Museo Santa Barbara, svelando ai visitatori un mondo dove arte e natura si fondono in modo inedito. Questa straordinaria creazione di Nick Spatari e Hiske è molto più di un semplice museo: è un’esperienza immersiva che incanta e coinvolge. Tra i ruderi di un antico monastero, si sviluppa un percorso artistico, che riporta dritto alla contemporaneità, mescolando storie di artisti importanti e opere che sfidano il tempo.
La genesi del MuSABA risale al 1974, anno in cui il luogo ha aperto le porte a opere moderne di artisti provenienti da tutto il mondo. Quella che inizialmente era una semplice esposizione si è trasformata in un’icona di creatività, un punto di riferimento per gli amanti dell’arte e della storia. La Cappella Sistina calabrese si trova qui, uno spazio dedicato alla bellezza, dove Nick ha realizzato un mosaico monumentale, visibile anche da lontano, rappresentando la sua visione artistica e spirituale.
E anche se Nick non è più presente, il suo spirito continua a vivere fra le mura del museo, contribuendo a mantenere viva una comunità di artisti, amanti dell’arte e turisti curiosi che vogliono scoprire qualcosa di diverso, e davvero unico.
Passando dall’esperienza artistica del MuSABA, un’altra tappa essenziale è il Museo Archeologico dell’Antica Kaulonia, situato a Monasterace. Questo museo non è solo un luogo dove ammirare reperti, ma un centro di scoperta e di approfondimento delle origini della Calabria e della Magna Grecia. Attraverso i suoi scavi, si sta riscrivendo una parte importante della storia antica, con oggetti che raccontano la vita quotidiana dei greci, contributi di opere artigianali, ceramiche, gioielli e strumenti musicali.
Particolarmente significativa è la Casa del Drago, un’abitazione lussuosa con una pavimentazione che ritrae una figura marittima di drago. Questo mosaico, per la sua bellezza e maestria, sta a simboleggiare l’abilità artigianale degli antichi. All’interno del museo, i visitatori possono esplorare anche la sezione dedicata alla lavorazione artigianale, scoprendo strumenti in ferro che evidenziano l’evoluzione della metallurgia locale.
Questo viaggio tra natura, cultura e storia culmina a Gerace, un altro angolo incantevole della Calabria, noto per la sua architettura bizantino-normanna e le sue strade storiche. Ma prima di ripartire, una visita al lungomare Falcomatà di Reggio Calabria permette di immergersi in un’installazione artistica che alimenta non solo la bellezza, ma anche lo stupore e la riflessione su come l’arte si integri con il nostro patrimonio storico e culturale.
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