L’ansia è una condizione che colpisce molte persone, dai più piccoli agli adulti, e può manifestarsi in modi molteplici e variabili. Per alcuni, è una sensazione legata a momenti di stress, per altri può diventare un compagno costante che limita la quotidianità. Giacomo Bevilacqua, autore del fumetto autobiografico “A Panda piace… capirsi”, ha vissuto questo viaggio complicato, sviluppando un percorso di crescita attraverso l’arte e la consapevolezza. Questo articolo si tufferà nella sua storia personale, nell’ansia vissuta dai bambini e nelle strategie pratiche per affrontarla.
Giacomo Bevilacqua è un artista che ha condiviso il suo mondo interiore e le sue sfide attraverso le pagine del suo fumetto “A Panda piace… capirsi.” Fin da giovane ha dovuto fare i conti con l’ansia, che si è manifestata in diversi modi nel corso degli anni. All’età di 11 anni, ha sperimentato un forte disagio fisico, un nodo in gola, che oggi è conosciuto come bolo isterico. Questo primo episodio ha segnato l’inizio di una lunga battaglia. Quando è entrato nella fase dei vent’anni, la sua sofferenza ha assunto nuove forme, come ipocondria e depressione.
Anziché affrontare tutto in silenzio, Bevilacqua ha scelto di esporre le sue esperienze. Collaborando con esperti del settore come il professor Stefano Lasaponara e l’osteopata Mattia Castrignano, ha riuscito a portare una visione scientifica nel suo racconto, trasformando il suo dolore in un aiuto per gli altri. L’ansia, per lui, non è solo un nemico da combattere, ma un fenomeno che può essere compreso e superato. Attraverso le sue opere, ha trovato un modo per confrontarsi con le proprie emozioni e per educare gli altri sull’importanza di esplorare e accogliere le proprie fragilità.
Non è solo il mondo degli adulti a essere colpito dall’ansia; anche i bambini possono affrontare questa difficoltà. Secondo il professor Lasaponara, che ha studiato il tema a fondo, i disturbi d’ansia possono emergere già in età preadolescenziale, intorno ai dodici-quattordici anni, ma alcuni segni possono apparire anche più presto. L’irrequietezza, il nervosismo e la tensione muscolare sono tra i sintomi più comuni da tenere d’occhio. Non è atipico infatti, che un bambino possa manifestare disagi fisici, come mal di pancia o dolori di testa, legati alla propria ansia.
È importantissimo fare una distinzione tra ansia temporanea, spesso legata a situazioni specifiche come prova scolastica o cambiamenti familiari, e disturbi d’ansia clinici. Si deve sempre stare attenti a questi segnali, poiché un intervento tempestivo può fare una grande differenza. Comprendere le emozioni dei bambini è la chiave per aiutarli. La comunicazione aperta, l’incoraggiamento e, se necessario, il supporto professionale, possono rivelarsi determinanti nel prevenire che ansia e paura si radichino nel loro sviluppo.
Uno degli aspetti più affascinanti nella lotta contro l’ansia è rappresentato dalla neuroplasticità, che si riferisce alla capacità del nostro cervello di riorganizzarsi e modificare i propri circuiti neurali in risposta a esperienze e apprendimento. Durante il suo percorso terapeutico, Giacomo Bevilacqua ha scoperto quanto fosse utile questa dote del cervello, anche grazie alla figura del collega Alberto Madrigal, che ha approfondito con lui il tema. La neuroplasticità offre la possibilità di cambiare le proprie reazioni e risposte agli stimoli esterni.
Ciò significa che, attraverso esercizi specifici e tecniche, è possibile migliorare la propria risposta all’ansia. Questa ristrutturazione dei circuiti neurali consente di mettere in atto meccanismi di difesa contro gli stati di allerta eccessivi. In sostanza, la neuroplasticità non è solo un concetto astratto ma può diventare una porta verso una vita meno ansiosa, ricca di nuove possibilità. Attraverso la consapevolezza e i giusti strumenti, si può costruire un approccio attivo nel gestire l’ansia e le sue manifestazioni.
L’apparente semplicità del libro di Bevilacqua nasconde in realtà un grande valore pratico. Non si tratta soltanto di un fumetto che racconta un viaggio emotivo; offre anche una vera e propria guida per il benessere. Con l’assistenza di Mattia Castrignano, l’autore ha presentato un gruppo di nove esercizi mirati a migliorare la postura. Questo aspetto è importantissimo, poiché le emozioni e lo stress possono influenzare negativamente il modo in cui ci muoviamo e ci sentiamo fisicamente.
Investire un po’ di tempo in questi esercizi può aiutare non solo a correggere la postura ma, di conseguenza, anche a prevenire disagi fisici come tensioni muscolari e mal di schiena. La postura scorretta spesso è un riflesso dello stato d’animo; migliorandola, si può migliorare anche il proprio benessere emotivo. Gli esercizi offrono un’opportunità per riconnettersi con il proprio corpo e, attraverso la pratica regolare, possono contribuire al trattamento dell’ansia. Combattere con la propria postura e le emozioni non è mai stato così accessibile.
L’ansia è un tema complesso che tocca tutti noi. Grazie a storie come quella di Giacomo Bevilacqua, emerge la possibilità di affrontare questa condizione attraverso comprensione e strumenti pratici. Si possono percorrere nuove strade che portano verso un futuro migliore e più consapevole, dove le emozioni possono diventare un alleato e non un nemico.
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