Lucrezia “Lulù” Hailé Selassiè, l’ex fidanzata del nuotatore paralimpico Manuel Bortuzzo, è al centro dell’attenzione mediatica per una vicenda che dura da diversi mesi. La storia, caratterizzata da un’intensa persecuzione, culmina in un processo che avrà inizio a marzo. Questo articolo esplora i dettagli della situazione, che ha coinvolto minacce e comportamenti ossessivi da parte di Lulù nonostante la loro relazione sia finita.
La storia d’amore tra Manuel e Lucrezia ha inizio nel settembre 2021, quando entrambi si conoscono durante la loro partecipazione al Grande Fratello Vip. Lui è un atleta di nuoto paralimpico, mentre lei si presenta come influencer e afferma di avere origini nobili etiope. Per qualche mese si sono amati, ma l’armonia della loro relazione si scontra con la decisione di Manuel di mettere fine a tutto nel mese di aprile 2022. Questa separazione, purtroppo, si trasforma ben presto in un incubo per il nuotatore, in quanto la ex fidanzata non ha accettato la rottura e ha iniziato un comportamento di stalking prolungato.
Lulù ha dimostrato un attaccamento ossessivo nei confronti di Manuel. Non si è limitata a subire la perdita, ma ha dato vita a una serie di eventi agitati che hanno sollevato non poche preoccupazioni. Nonostante la conclusione della loro relazione, l’ex fidanzata ha cercato contatti ripetuti, intrusivi e decisamente inquietanti.
Comportamenti inquietanti: minacce ed inseguimenti
La reazione di Lucrezia alla rottura è sfociata in un vero e proprio balletto di comportamenti allarmanti e inaccettabili. I drammi si sono intensificati, a partire da minacce reiterate a Manuel, che ha raccontato di frasi come “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”. Le sue offese non si sono limitate al solo nuotatore ma si è scagliata anche contro i medici che lo hanno assistito dopo un incidente che ha gravemente compromesso la sua salute. Il repertorio di Lulù include inseguimenti frenetici, messaggi intimidatori e comportamenti aggressivi, creando un’atmosfera di paura attorno a Manuel.
In un’occasione, si è presentata presso l’ospedale di Latina dove Manuel si stava riprendendo, colpendo i medici e scagliandosi contro le porte quando non le veniva permesso di entrare. A luglio 2023, un altro episodio singolare si è verificato in quel di Manchester, dove, durante i campionati mondiali di nuoto, ha lasciato un messaggio d’amore anonimo sotto la porta dell’atleta. Non basta, perché poco dopo la sua ossessione la spinge in Portogallo, dove lo ha insultato e aggredito verbalmente in un accesso di rabbia.
Le conseguenze legali e il futuro processuale
Il comportamento costante di molestia di Lulù ha spinto Manuel a prendere una decisione coraggiosa: nonostante il timore e lo stress accumulati, ha denunciato la sua ex fidanzata. Con il prosieguo della vicenda, la situazione non ha fatto che complicarsi ulteriormente. A seguito di una decisione presa dal tribunale, per Lulù è stato imposto un divieto di avvicinamento e la casa di giustizia ha visto bene di dotarla anche di un braccialetto elettronico per monitorare i suoi movimenti. Lei ha cercato di far cancellare questo provvedimento, sostenendo che interferisse con la sua carriera da influencer, ma la richiesta è stata respinta.
Manuel, nel frattempo, resta determinato a difendere i suoi diritti e le sue libertà, mentre il processo entrerà nel vivo il 13 marzo. L’imputazione che gravita su Lulù non è da poco: lo stalking viene aggravato dalla loro precedente relazione e dalle particolari condizioni di Manuel, che da anni vive con le conseguenze di una grave sparatoria. Questo caso sta accendendo un riflettore su temi delicati riguardo le relazioni tossiche e il modo in cui possono segnare profondamente la vita di una persona.
Dunque, l’avvio del processo rappresenterà non solo un momento cruciale per Manuel, ma anche un importante passo verso la giustizia e la tutela delle vittime di stalking.