Lotta all’Aids: giovane ricercatrice ambisce all’eradicazione grazie a terapie innovative.

Nel 2023, l’Italia ha registrato un aumento preoccupante delle diagnosi tardive di Hiv, con nuove strategie e innovazioni nella prevenzione in vista della Giornata mondiale contro l’Aids del 2 dicembre.

Nel 2023, l’Italia ha registrato 2.349 nuove diagnosi di infezione da Hiv, un numero che evidenzia un trend preoccupante: dal 2015 a oggi, le diagnosi tardive sono in aumento. Questo dato, sorprendentemente, fa riflettere sulle sfide attuali e future nella lotta contro questa malattia. Il Sistema sanitario nazionale sta implementando nuove strategie per affrontare e prevenire l’Hiv. Scopriamo di più sulla situazione attuale attraverso le parole di Roberta Gagliardini, dirigente medico presso l’Inmi Spallanzani di Roma, in vista della Giornata mondiale contro l’Aids.

L’anno 2023 ha portato alla luce un problema significativo: le diagnosi tardive di infezione da Hiv hanno raggiunto il 60% delle nuove registrazioni in Italia, superando la media dell’Unione Europea. Questo è un dato particolarmente allarmante, soprattutto considerando che le diagnosi tardive possono portare a una progressione della malattia e a complicazioni più gravi. Roberta Gagliardini ha sottolineato come si stia assistendo a questo fenomeno dal 2015, e ciò richiede un cambio di mentalità e approccio nella prevenzione e nella diagnosi.

“Ciò che ci preoccupa è l’aumento delle persone che scoprono di avere l’Hiv solo quando la malattia è già avanzata,” ha dichiarato Gagliardini. La ricerca e l’innovazione nella cura di questa malattia sono al centro dell’attenzione. La dottoressa ha aggiunto che l’obiettivo finale della comunità scientifica è l’eradicazione dell’Hiv, ma un traguardo immediato deve essere quello di migliorare la qualità della vita di chi vive con questa malattia. L’ottimizzazione della terapia antiretrovirale, in particolare nei casi più difficili, è una delle priorità per offrire soluzioni a chi ha un virus multiresistente o a chi potrebbe avere difficoltà a seguire una terapia.

Innovazioni nella prevenzione dell’Hiv

Una delle novità più straordinarie nella lotta contro l’Hiv è l’introduzione della profilassi pre-esposizione in forma iniettiva. Questa strategia innovativa consiste in un’iniezione di cabotegravir ogni due mesi, che rappresenta un notevole passo avanti rispetto alla PrEP orale, usata fino ad ora. La PrEP orale, sebbene sia disponibile e rimborsata dal servizio sanitario nazionale, ha mostrato limitazioni significative: la necessità di un’assunzione quotidiana non sempre è praticabile, soprattutto per le popolazioni a rischio.

Il programma pilota avviato dallo Spallanzani in collaborazione con l’ospedale Sacco di Milano prevede l’accesso alla nuova PrEP iniettiva per circa 800 persone in difficoltà con la PrEP orale. Questo potrebbe non solo migliorare l’aderenza al trattamento, ma anche aumentare in modo significativo l’efficacia della prevenzione. Gli studi già condotti dimostrano che la PrEP iniettiva è più efficace nel prevenire le nuove infezioni e offre un approccio pratico e comodo per chi ha esigenze particolari o difficoltà.

Le prospettive offerte da questo nuovo metodo sono incoraggianti; la salute pubblica sta finalmente dando un passo avanti innovativo in questa battaglia. Con una gestione più accessibile e razionale della prevenzione dell’Hiv, si spera di ridurre significativamente il numero di nuove infezioni nel prossimo futuro.

Giornata mondiale contro l’Aids: un momento di riflessione e azione

In vista della Giornata mondiale contro l’Aids, che si celebra il 2 dicembre, l’IRCCS Spallanzani di Roma organizza un convegno dal titolo ‘Tre volte zero contro l’Hiv’. Questo evento sarà un’importante occasione per approfondire il tema e stabilire nuove strategie nella lotta contro la malattia. I lavori inizieranno da subito alle 9.15 con i discorsi introduttivi di figure politiche e dei dirigenti dell’Istituto.

Tra i relatori ci sarà Cristina Matranga, Commissario straordinario dello Spallanzani, insieme ad alti rappresentanti delle istituzioni, utile per evidenziare la sinergia che si sta creando tra ricerca e sanità pubblica. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprirà le danze; questo è un momento significativo per rinnovare impegni e azioni concreti sul tema. Seguiranno diverse sessioni di lavoro, dove esperti del settore condivideranno scoperte e strategie innovative per riportare l’attenzione su un tema che non deve mai essere dato per scontato.

Le conclusioni saranno affidate a Maria Rosaria Campitiello, Capo del Dipartimento della prevenzione presso il Ministero della Salute. Ci si aspetta quindi che venga fornita una panoramica sulle sfide future e sui passi da compiere per affrontare questo problema di salute pubblica con un approccio collaborativo ed efficace. La lotta contro l’Hiv continua, ma con l’opportunità di fare la differenza, e la giornata del 2 dicembre ne sarà il fulcro.