I 60 ANNI DELLA LEGA DEL FILO D’ORO RAPPRESENTANO UN TRAGUARDO SIGNIFICATIVO
I 60 anni della Lega del Filo d’Oro rappresentano un traguardo significativo non solo per l’organizzazione, ma soprattutto per le persone che convivono con la sordocecità. Questo anniversario non è solo una celebrazione, ma un momento cruciale per riflettere su quanto è stato fatto e su ciò che resta da realizzare nel futuro. Un importante intervento è stato realizzato dal presidente Rossano Bartoli, che ha sottolineato l’importanza della solidarietà e dell’impegno collettivo. Ora, più che mai, è fondamentale continuare a fornire supporto e servizi a chi ne ha bisogno.
La storia della Lega del Filo d’Oro è iniziata con una missione pionieristica, capace di anticipare le esigenze di chi vive la sordocecità. Fondata circa sessanta anni fa, l’organizzazione ha fatto della propria lotta un simbolo di speranza e di cambiamento. Negli anni, questa realtà ha avviato il proprio primo centro nelle Marche, regionale che ha fatto da apripista, dando vita a iniziative che si sono diffuse in altre undici regioni italiane. Qui, il sostegno e la passione di collaboratori e volontari hanno creato un ambiente di fiducia e supporto. Ogni centro non è solo un luogo, ma un punto di riferimento per molti che si trovano ad affrontare quotidianamente sfide non indifferenti.
Questa rete di centri ha permesso di raggiungere un numero crescente di persone, fornendo assistenza e servizi a chi ne ha bisogno. Conoscere e sostenere queste storie è essenziale per apprezzare il lavoro fatto finora. Eppure, nonostante i risultati significativi già ottenuti, l’impegno continua. È un percorso che richiede costante attenzione e dedizione, affinché nessuno venga escluso. Con sguardo rivolto al futuro, la Lega del Filo d’Oro vuole rimanere protagonista nella lotta per i diritti delle persone sordocieche.
La campagna “60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme”
Durante la celebrazione del sessantesimo anniversario, è stata lanciata una nuova campagna di sensibilizzazione intitolata “60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme.” Questo slogan, forte e significativo, incapsula la volontà di proseguire l’opera con rinnovata energia. Infatti, al centro dell’incontro a Roma, si è discusso di come sia indispensabile mobilitare non solo risorse economiche, ma anche umane per continuare a garantire supporto a chi ne ha bisogno. Rossano Bartoli ha richiamato l’attenzione su quanto sia importante il coinvolgimento della comunità e delle istituzioni per poter promuovere ulteriori iniziative.
In un contesto in cui i bisogni delle persone sordocieche aumentano, è fondamentale che le famiglie possano contare su servizi adeguati e accessibili. La campagna si propone di sensibilizzare non solo la società civile, ma anche le autorità preposte, per garantire diritti e opportunità a tutti. Un tema che gli organizzatori vogliono evidenziare è l’importanza della collaborazione: solo unendo le forze, si possono ottenere risultati concreti. Inoltre, promuovere una maggiore consapevolezza è un passo fondamentale per ridurre il stigma che spesso circonda queste condizioni.
Il futuro è nelle mani di tutti noi
Guardando al futuro, la Lega del Filo d’Oro si sta impegnando per consolidare la propria presenza sul territorio e migliorare ulteriormente i servizi offerti. Secondo quanto affermato da Bartoli, il supporto delle persone è cruciale. Il messaggio è chiaro: se gli italiani si uniranno, sarà possibile andare oltre i successi già raggiunti. È tempo di andare avanti, di affrontare le sfide che rimangono e di ricercare nuove modalità per supportare le famiglie e le persone sordocieche, indipendentemente dalla loro età.
Sotto questo punto di vista, la campagna rappresenta un’opportunità non solo per dare visibilità ai problemi, ma anche per raccogliere fondi e risorse necessarie per lo sviluppo di nuovi progetti. Quindi, l’invito è quello di non fermarsi: nessun risultato è definitivo, e il percorso è ancora lungo. La storia della Lega del Filo d’Oro è fatta di traguardi, ma anche di molte sfide da affrontare ancora. L’impegno collettivo è l’unica strada percorribile per cambiare in meglio la vita di chi necessita di aiuto e sostegno.