Settantatré opere straordinarie provenienti da importanti collezioni pubbliche e private rilievrano l’evoluzione della pittura di paesaggio che si sviluppa tra Piemonte e Lombardia, in un periodo che va dagli anni Venti dell’Ottocento fino al primo decennio del Novecento. La location esclusiva? Il Castello di Novara, uno dei punti nevralgici della vita culturale della città, che ospiterà questa magnifica esposizione dal 1 novembre 2024 al 6 aprile 2025. Una nuova occasione per scoprire la bellezza dei paesaggi italiani e la storia degli artisti che li hanno resi immortali.
La mostra PAESAGGI. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo si propone come un viaggio affascinante attraverso oltre settanta opere, permettendo ai visitatori di esplorare la ricchezza di visioni che vanno dall’intimo realismo all’impressionismo vibrante. Tra i protagonisti dell’esposizione troviamo non solo Giovanni Migliara e Giuseppe Pellizza da Volpedo, ma anche Giuseppe Canella e molti altri artisti che hanno catturato il cuore e l’anima delle diverse regioni italiane. Le opere esposte raccontano storie di campagne fiorite, montagne maestose e suggestivi centri urbani, alternando rappresentazioni che abbracciano questi stili artistici diversi.
Le nove sale del castello, caratterizzate da un allestimento scenografico, consentono ai visitatori di immergersi completamente in questo mondo ricco di colori e emozioni. Ad esempio, al suo interno si possono ammirare opere che ritraggono il quotidiano e momenti di vita vissuta, equiparando l’arte stessa a una forma di evasione. Ognuno dei dipinti anglosassoni riafferma la maestria degli artisti del passato, facendo sì che lo spettatore possa confrontarsi con sensazioni e sentimenti che rimandano a epoche e luoghi lontani.
Perfino l’ambientazione storica del Castello di Novara contribuisce al fascino di questa mostra: un tempo adibite a carceri, le sale ora si trasformano in spazi di libera espressione, di riflessione e di cultura. All’interno, i visitatori possono sviluppare un legame più profondo con la storia dell’arte. Camminando per le stanze, ci si sente catapultati in un’altra epoca, ancor più accentuata dalla presenza di opere cariche di emozioni e significati.
La mostra è parte di una serie di iniziative che la Fondazione Castello ha avviato a partire dal 2018, collaborando con l’Associazione METS. Quest’ultima è stata all’avanguardia nel mettere in luce l’importanza della pittura e della storia artistica non solo locale, ma di tutta Italia. Da “Ottocento in collezione” a “Divisionismo. La rivoluzione della luce,” fino a “Milano da Romantica a Scapigliata,” ogni esposizione ha contribuito a ricostruire un’immagine vivida e colorata del passato, ponendo Novara al centro di un ecosistema culturale stimolante e sempre in crescita.
L’eredità artistica e culturale degli artisti locali e internazionali è al centro di ogni mostra organizzata: il fine ultimo è quello di non semplicemente esporre le opere, ma di avvicinare il pubblico alla loro storia, alle tecniche utilizzate e al contesto sociale in cui sono state create. Naturalmente, i visitatori potranno avvalersi di guide e descrizioni nel percorso espositivo, che aiuteranno a valorizzare la scoperta artistica.
Tra le opere che catturano maggiormente l’attenzione c’è “Mezzogiorno sulle Alpi” di Giovanni Segantini, una scelta significativa per rappresentare questa mostra in corso. Essa non è solo un dipinto, ma rappresenta una sorta di finestra su un’epoca, un panorama invitante che racconta delle relazioni umane e naturali. La presenza di artisti come Pellizza da Volpedo evidenzia ulteriormente il legame agli stili di vita dell’epoca e suggerisce mutamenti più ampi.
Un aspetto distintivo di questa mostra è la capacità di portare il pubblico in una dimensione immersiva, quasi magica. L’arte non è solo visione; è anche emozione, ricordo e connessione con il mondo circostante. L’Associazione METS e la curatrice Elisabetta Chiodini organizzano l’esposizione in modo tale che ogni sala racconti una storia, conducendo i visitatori attraverso una serie di esperienze artistiche. L’obiettivo è quello di lasciare una traccia, una sorta di viaggio sensoriale attraverso i paesaggi che ci circondano, dalle valli ai laghi, fino ad arrivare alle strade cittadine.
Il tema della natura è predominante, ma anche la vita quotidiana e gli angoli meno visibili delle città vengono esplorati, dimostrando come l’arte possa essere un riflesso contemporaneo della storia. Non è raro che visitando questa mostra, si possano rivivere ricordi personali o momenti passati, ricollegando i paesaggi rappresentati a esperienze della vita di tutti i giorni. Attraverso i dipinti, ci viene offerta l’opportunità di vedere attraverso gli occhi degli artisti del passato e di percepire le stesse vibrazioni emotive che loro provavano mentre creavano.
Le opere, quindi, non sono solo materiali da osservare; sono inviti a entrare in profondità, un modo per rivivere ciò che nel tempo è stato significativo per generazioni di artisti e spettatori. L’eredità di Pellizza, Segantini e tanti altri si riflette non solo nel loro lavoro, ma altresì nelle emozioni e nei pensieri che suscitano in chi osserva, creando un legame che attraversa il tempo.
La mostra presso il Castello di Novara rappresenta anche un’ottima opportunità per conoscere meglio la città e tutto ciò che essa ha da offrire, non solo in termini di arte ma anche di cultura e gastronomia. Novara, famosa per la sua bellissima cupola progettata dall’Antonelli, il duomo e la storica Casa Bossi, è un luogo ricco di storia e tradizione. Il complesso Monumentale del Broletto e la Galleria Giannoni, con mostre temporanee e permanenti, offrono un’ulteriore esplorazione delle ricchezze artistiche locali.
Chi visita la mostra avrà anche l’occasione di assaporare i piatti tipici, come la paniscia, realizzata con ingredienti locali di eccellenza, o di degustare i pregiati vini che crescono sulle colline circostanti. Un’esperienza completa di scoperta, in cui arte, cultura e gastronomia si fondono per creare un’indimenticabile esperienza a Novara.
In definitiva, la mostra PAESAGGI. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo non è solo un viaggio nell’arte, ma un’avventura nella memoria collettiva di un territorio e di una storia condivisa, invitando tutti a esplorare, scoprire e lasciarsi ispirare.
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