Hai iniziato da poco a lavorare da casa e forse intorno a te è tutto un “ah che bello, come sei fortunata”, “ok, ma quando ti trovi un lavoro vero?” e altre amenità del genere. Sorridi, vero? Perché ci passiamo tutte, prima o poi. Da chi ti invidierà con genuinità a chi penserà che le tue giornate siano un eterno dolce far niente.
Ma ignoriamo cosa penseranno gli altri e concentriamoci su di te: come mai hai l’impressione di perdere tempo, da quando lavori da casa? Come si può scacciare quella sensazione di insoddisfazione alla fine della giornata? Alla base di tutto c’è lei, la preziosissima organizzazione. Senza, il rischio di soccombere tra piatti da lavare, vicini alla porta e parenti chiacchieroni è dietro l’angolo.
Ecco cinque step da seguire per dare senso alle tue giornate lavorative tra le mura di casa:
Ma come, hai deciso di lavorare come freelance proprio per essere più libera, e noi ti diciamo di importi un orario? Credimi, sarà la tua ancora di salvezza. Senza, ti ritroveresti in un attimo a lavorare fino alle 11 di sera tra un “tra poco stacco” e un “appena finisco mi guardo qualcosa su Netflix”.
Anche se sei un animale notturno e il tuo bioritmo approva le ore piccole, cerca di mantenere orari da ufficio (magari solo la mattina, ad esempio).
Non perché vogliamo farti essere mattiniera per forza, ma sballare gli orari di sonno-veglia può diventare un problema quando è necessario andare per uffici al mattino presto, mantenere una vita sociale degna ecc.
Il tuo orario è 9-13 e alle 14 non ti sei ancora staccata dalla scrivania? Non va bene, cerca di rispettare gli orari che hai stabilito, altrimenti sarà tutto inutile!
Sei una di quelle che comprano le agende ogni anno e poi le lasciano inevitabilmente bianche? È il momento di cambiare. Annota tutto sull’agenda, imposta una scaletta delle priorità lavorative e di altra natura e cerca di seguirla. All’inizio forse ti sembrerà ridicolo segnare anche cose come “ritirare raccomandata” o “fare la spesa”, ma vedrai che più passeranno i mesi e aumenterà il lavoro, più ringrazierai la fidata amica di carta (o elettronica).
Google Calendar può essere un buon alleato, l’importante è che tu non ti perda tra mille app, organizer e post-it: se da una parte avere tante cose da seguire ti fa sentire subito una donna in carriera, dall’altra rischi di essere dispersiva e di non focalizzarti su ciò che è davvero importante.
Se pensavi che lavorare da casa volesse dire stiracchiarsi pigramente sul letto tra il portatile, un gatto e una spremuta d’arancia, mi spiace dirtelo, ma sei fuori strada. Questa scenetta deliziosa è perfetta per il tempo libero, ma quando si tratta di lavorare, anche se lo fai da casa, ci vuole serietà. Hai bisogno di uno spazio dedicato al lavoro, possibilmente fuori dalla camera da letto.
Non è necessario uno studio vero e proprio, basteranno il tavolo della sala, una scrivania/libreria o un tavolino in giardino. L’importante è che, se abiti con altre persone, queste rispettino i tuoi spazi e durante le ore di lavoro non vengano a disturbarti. Il fatto che tu sia dentro casa non le autorizza a distrarti ogni cinque minuti. Spiega con delicatezza, ma anche fermezza, che hai bisogno di concentrazione e silenzio. Tieni sempre a mente che meriti rispetto, stai lavorando.
Rendi carino il tuo spazio di lavoro, magari con una piantina, un pupazzetto che ti piace o un quadro con una bella frase motivazionale (Pinterest ti sarà di aiuto e grande ispirazione).
Lavorare da casa non vuol dire essere recluse: esci! Fai una passeggiata, esci per pranzo con un’amica, fai un giretto al parco e posta le foto su Instagram. Dedica un paio di ore a un’uscita quotidiana per riprendere fiato e tornare più carica di prima. Se il tuo lavoro te lo permette e non hai bisogno di particolari strumenti, cambia anche postazione di lavoro ogni tanto.
Le biblioteche sono sempre perfette quando hai bisogno di silenzio e calma, e ormai si stanno diffondendo sempre di più anche in Italia caffetterie che consentono di fermarsi a lavorare e studiare anche per diverse ore. Sarebbe bello poter consigliare anche parchi e luoghi all’aria aperta, ma purtroppo spesso e volentieri, soprattutto nelle grandi città, c’è il rischio di incappare in soggetti poco raccomandabili, che alla vista di una ragazza/donna sola con il suo portatile si sentono subito autorizzati a disturbarti e importunarti.
Stare a casa favorisce la pigrizia anche quando il lavoro è terminato, purtroppo. Capiterà spesso, infatti, che una volta finite le tue ore davanti al computer non avrai assolutamente voglia di uscire, ma solo di spaparanzarti sul divano. A meno che tu non sia davvero stanca, sforzati e non cedere alle tentazioni di programmi tv o scrolling sul telefono. Buttati sotto la doccia e preparati. La vita sociale è importante in ogni caso, ma lo è ancora di più se per diversi motivi si lavora a casa da sole, in un ambiente che rischia di diventare alienante.
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